Il 26 ottobre ho letto, a distanza di pochi minuti, Federico Rampini su “Repubblica” (“India, il paradiso dei giovani”, pag. 47) e Arundhati Roy sull’ “Internazionale” (“L’India brucia”, pag. 30, numero 715). Due paesi diversi, i loro: l’uno, come é enunciato fin dal titolo, un paradiso di speranze che muove “all’ammirazione e all’incredulità”, l’altro...