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Microcritiche / Ridendo alle spalle di Agatha

29 Ottobre 2022
di Ghisi Grütter

OMICIDIO NEL WEST END – Film di Tom George. Con Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Ruth Wilson, Reece Shearsmith, Harry Dickinson, David Oyelowo, Shirley Henderson, Sian Clifford, Pippa Bennett-Warmer, Pearl Chanda, Edana Romney, USA 2022. Sceneggiatura di Mark Chappell.

Omicidio nel West End” è un classico whodunit (giallo) ma anche un film divertente con un British humour e un bel cast di attori. I due protagonisti, la coppia comica portante, sono l’investigatore Stoppard e la giovane agente Stalker, interpretati magnificamente da Sam Rockwell e Saoirse Ronan.
Lui è quello che si dice un “tipaccio”, un uomo navigato di poche parole che ama bere parecchio gin liscio. È stato ferito in guerra ed è leggermente claudicante. Lei è una chiacchierona, una ragazza allegra, piena di buona volontà che deve sostenere gli esami di agente, ma è frettolosa e tende a “jump to conclusions” cioè a saltare alle conclusioni senza ponderare bene tutti gli elementi in gioco.
Siamo a Londra all’inizio degli anni ’50 e al New Ambassadors Theatre nel West End – il quartiere dell’intrattenimento si sta per replicare la centesima rappresentazione di Trappola per topi, l’adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Agata Christie. Questa zona londinese all’epoca era scelta ancora come residenza dalla élite perché ubicata controvento rispetto al fumo proveniente dalla City.
Siamo in un periodo post-bellico con un grande bisogno di svago per risollevare il morale. Il cinema sta lentamente soppiantando le rappresentazioni teatrali, i produttori e registi hollywoodiani sono in cerca di testi da portare sullo schermo. Così Leo Kopernick (interpretato da Adrien Brody), il regista americano attaccabrighe, ingaggiato dal produttore John Woolf (interpretato da Reece Shearsmith) per filmare una versione cinematografica di Trappola per topi, vorrebbe cambiare un po’ la vicenda trovandola troppo convenzionale e poco spettacolare. Sarà assassinato subito all’inizio, e il corpo sarà trascinato al centro del palcoscenico. Da lì verranno introdotti i due personaggi principali e scatteranno le indagini.
I sospettati sono tutti gli attori della pièce teatrale inclusa Petula Spencer (interpretata da Ruth Wilson), la proprietaria del teatro, e sua madre: Dick Attenborough (interpretato da Harry Dickinson), l’attore narcisista e Sheila Sim (interpretata da Pearl Chanda), l’attrice prima donna, lo sceneggiatore (interpretato da David Oyelowo) borioso e gay con il suo compagno napoletano, il produttore cinematografico e così tutti gli altri compresi i camerieri e gli attrezzisti.
Omicidio nel West End presenta una serie di tradimenti e segreti anche mediante l’uso dello split screen tra vita “reale” e finzione, con un finale forse leggermente affrettato. Comunque oltre a divertire il film lancia anche un monito contro la speculazione dei sentimenti e contro tutti quelli che sfruttano il dolore e il disagio altrui con l’unico scopo di arricchirsi. E il mondo teatrale e cinematografico ne è un esempio eclatante, così come lo rappresenta Tom George.
Omicidio nel West End” a sua volta, è una sorta di parodia dei noir alla Agatha Christie, un po’ come era stato per “Knives Out- Cena con delitto” scritto e diretto da Ryan Johnson nel 2019. La figura dell’investigatore diventa molto “umana” fino a diventare, a tratti, grottesca.
Il regista, non molto noto in Italia, ha già diretto “This Country” nel 2017 e “Defending the Guilty”, “Madness in the Method” nel 2019, e “Enemy Lines” nel 2020.

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