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Microcritiche / Cruise, il pilota, ritorna alla grande

17 Luglio 2022
di Ghisi Grütter

TOP GUN – MAVERICK – Film di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise, Miles Teller, Val Kilmer, Glen Powell, Jon Hamm, Jennifer Connelly, Monica Barbaro, Ed Harris, USA 2022. Fotografia di Claudio Miranda e musiche di Hans Zimmer.

Un film d’azione che sta avendo un enorme successo in tutto il mondo è “Top Gun – Maverick”. Se riuscite a superare il contesto goliardico, l’ideologia dell’amicizia maschile al di sopra di tutto, quella dello spirito di squadra, il mito dell’uomo trasgressivo e con grande fiducia nelle proprie capacità, vi potreste divertire a vedere questo sequel di “Top Gun”, 36 anni dopo. Il film è scritto da Christopher McQuarrie, che da anni collabora con Tom Cruise ed è considerato uno dei migliori sequel di sempre.
Questo genere di personaggi viene creato sulla scia di quelli leggendari interpretati al cinema da John Wayne. Anche Clint Eastwood, nei film che dirige, ripropone spesso il genere talvolta come esempi di anti-eroi che nel loro animo sono uomini soli, ostinati nel fare la “cosa giusta”. Ad esempio il cecchino di American Sniper e il pilota di Sully hanno il convincimento di aver ragione e sono supportati da una grande professionalità.
Ma vediamo di che tratta il nostro sequel: Pete Mitchell il talentuoso e ribelle pilota di caccia è chiamato Maverick, cioè un capo di bestiame non marchiato, un cane sciolto e per estensione ribelle e anticonformista. Dopo più di trent’anni di servizio è rimasto capitano nonostante sia uno dei migliori aviatori della US Navy. È probabile che la sua continua insubordinazione abbia fatto in modo da non fargli fare carriera mentre, per contro, il suo rivale/amico Tom “Iceman” Kazansky (Van Klimer) è diventato ammiraglio. Ma forse è lui stesso a evitare la carriera per poter continuare a volare che è l’unica cosa che desidera veramente e sa fare bene e con coraggio: una sorta di “Dorian Gray” della Marina militare (chissà dove Tom Cruise abbia nascosto il ritratto?).
Top Gun: Maverick” inizia come l’originale, sullo sfondo risuona “Top Gun Anthem” poi “Danger Zone” di Kenny Loggins, dichiarando di voler rispettare fedelmente l’originale di Tony Scott. Poi si aggiungerà Lady Gaga che canterà la colonna sonora della nuova pellicola.
A seguito di un incidente in Nevada dove Maverick ha spinto un aereo sperimentale a velocità superiore a Mach 10 distruggendolo, il controammiraglio Cheste “Hammer” Cain (Ed Harris) lo vorrebbe espellere. I droni e la nuova tecnologia militare stanno soppiantando i piloti, ma c’è una missione speciale molto pericolosa che il Vice Ammiraglio Beau “Cyclone” Simpson (Jon Ham) lo chiama a compiere nonostante sia riluttante: Maverick deve addestrare 12 piloti degli F-18 Super-Hornet (uno dei piloti è una donna!!!) e sceglierne i sei più adatti per questa missione segreta.
Si tratta di inserirsi ad altissima velocità in un canyon strettissimo volando molto bassi, colpire la riserva di uranio del nemico (chissà quale sarà il vero nemico?) e risalire verticalmente la parete montuosa con una cabrata evitando poi le rappresaglie dei caccia. Ciò comporta un’abilità mostruosa, una tenuta fisica e psicologica notevole.
Così Maverick parte per San Diego dove rincontra Penny Benjamin (Jennifer Connelly), una sua vecchia fiamma che gestisce un pub. Tra gli allievi piloti ci sarà Bradley “Rooster” Bradshaw (Miles Teller), il figlio di Goose (naturalmente), l’amico fraterno di Maverick morto in volo mentre eseguivano una missione assieme e del cui mancato salvataggio Pete ancora si sente colpevole. Rooster è contrariato perché Maverick in passato non gli aveva dato l’ok per entrare nell’Accademia Navale, cosa che gli ha fatto perdere quattro anni di carriera. Naturalmente non sa, né saprà mai, che Maverick lo aveva promesso a sua madre in punto di morte.
Molta parte del film è fatta al computer, varie sono anche le simulazioni che Maverick usa per addestrare i piloti. A uno spettatore medio tutto il film sembra un po’ un enorme war game.
Il successo di “Top Gun” a suo tempo è stato tale da diventare fenomeno di costume: i suoi outfit, capi, accessori e le sfumature di lenti specchiate, sono indimenticabili. Infatti il giubbotto di pelle indossato a suo tempo da Tom Cruise è fedelmente replicato nel sequel. Per questo film sono stati coinvolti molti degli attori presenti già nel primo.
Qualche curiosità: ottenuto il permesso dal Pentagono per l’uso degli aerei la produzione ha pagato 11.200 euro per ogni ora di utilizzo del velivolo F/A-18E/F. Tutti i velivoli durante le riprese erano pilotati da reali piloti militari della Marina. Tom Cruise ha organizzato un “campo” di tre mesi per addestrare gli attori ai ruoli di volo, per abituarli alle acrobazie aeree, alle forze G elevate e per insegnare loro la consapevolezza spaziale di cui avrebbero bisogno per azionare l’attrezzatura della telecamera nei velivoli.
Tom Cruise a sessant’anni è ancora in una eccellente forma fisica: è un atleta che rifiuta di usare gli stuntman nei suoi film ed è lui stesso pilota di aerei. Si allena molto e a qualcuno che gli ha chiesto cosa amasse fare nel tempo libero, ha risposto: «Io non ho tempo libero».

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