Merci / Desideri

produrre e consumare tra pubblico e privato

Femminismo al lavoro. Donne e operai in Italia e Francia tra ’68 e anni ’80

11 Giugno 2021
di Paola Pierantoni

Il libro di Anna Frisone Femminismo al lavoro – Come le donne hanno cambiato il sindacato in Italia e in Francia (1968 – 1983)(Viella 2020) racconta di quando, in Italia e in Francia, tra la metà degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80, alcune sindacaliste «scelsero testardamente – scrive l’autrice in apertura – di introdurre la nuova prospettiva femminista all’interno di una organizzazione maschile come il sindacato, mettendo in evidenza la dimensione di genere della contrattazione e delle stesse dinamiche della militanza sindacale» .
Due vicende parallele, quella italiana e quella francese, che Anna Frisone ha indagato con un lungo e capillare lavoro di indagine, integrando fonti scritte, specialmente archivistiche, e fonti orali raccolte attraverso interviste a donne e uomini che fecero vivere quella stagione, o che ne furono testimoni: una ricerca “trans-locale” che prende in esame le realtà italiane del cosiddetto “triangolo industriale” – Torino, Genova, Milano – e quelle francesi di Parigi e Lione.
Annota Anna Frisone: «Il femminismo sindacale costituisce un’esperienza affascinante proprio perché si colloca all’incrocio tra due fenomeni internazionali di indiscusso rilievo come il movimento delle donne ed il movimento dei lavoratori. Tuttavia, proprio la sua natura “ibrida” lo ha marginalizzato tanto nell’ambito della storia del lavoro quanto in quello degli studi di genere». Una “esperienza senza nome”, dice l’autrice, che si pose in dialettica con il femminismo degli anni ‘70, in genere orientato a rifiutare l’impegno in organizzazioni politiche miste.
La lettura di questo libro mi ha regalato la gioia di ritrovarvi, perfettamente compresa, analizzata e descritta, la storia politica che, con molte altre, avevo vissuto durante la stagione dei Coordinamenti Donne FLM e delle “150 ore delle donne”, facendomi vivere l’emozione di poter vedere, da un’altra finestra e prospettiva, la scala del nostro cammino, una scala i cui gradini sono stati costruiti nel tempo: prima le cose vissute, poi la raccolta dei documenti e la costruzione di archivi a Genova, Torino, Milano, in Francia, infine l’arrivo di giovani donne che ci hanno cercato, che hanno parlato con noi, che sono andate a leggere le carte, che ne hanno scritto.
A Genova tra “antiche” ci dicevamo: cosa possiamo mai dire di noi? Servirebbe che qualche giovane donna iniziasse a farci delle domande.
Poi questo è avvenuto, e si è compiuto il passaggio – assolutamente non scontato – delle lotte che avevamo fatto da “esperienza di vita” a “storia”, facendo nascere la possibilità di un contatto, una relazione, con le giovani donne di oggi, nonostante gli abissi che separano il nostro mondo di allora dal loro. E, a proposito di contatti e relazioni, desidero citare qui un’esperienza a cui ha partecipato anche Anna Frisone: tra il marzo 2009 e l’aprile 2014 a Genova formammo un gruppo che comprendeva alcune donne dell’epoca dei Coordinamenti Donne FLM ed altre giovani “digiune di quell’esperienza e di quella storia” per dedicare alcune ore al “pensiero condiviso”. Le nostre discussioni, registrate e integralmente trascritte, sono state rielaborate e raccolte nel libro Generazioni di Donne, pubblicato nel 2016 .
Dette la gioia e l’emozione che mi ha regalato questa lettura, voglio sottolinearne il grande interesse per il confronto che offre tra le vicende parallele delle sindacaliste italiane e francesi. Per me è stata una rivelazione. Qualcuna di noi, in Italia, aveva contatti e conoscenza di quel che avveniva in Francia e altrove, c’erano reti informali di rapporti, letture, ma non esisteva il contatto capillare e quotidiano che oggi è possibile attraverso internet, e la gran parte di noi ignorava le vicende personali e politiche qui descritte: leggendone oggi ritrovo differenze e punti comuni, distanze e momenti di incontro con il nostro percorso.
La vicinanza più forte mi pare sia stata la nostra comune difficoltà della “presa di parola” e, di qui, l’assoluta e condivisa necessità della scelta separatista anche nel sindacato, anche in fabbrica, per poter creare un ambito politico in cui potessimo esprimerci, in cui fossimo libere di intrecciare tra noi un dialogo, mettendo in moto i pensieri necessari per comprendere e definire la nostra condizione e i nostri obiettivi fino a quel momento non contemplati.
Tra le differenze quella più rilevante mi pare sia consistita nel diverso contesto sindacale e politico in cui si svolsero le vicende francesi e quelle italiane. In particolare in Italia giocò un ruolo fondamentale l’esperienza unitaria della FLM – uno dei momenti più sperimentali del sindacalismo – che determinò l’abbassamento della competizione tra le diverse sigle sindacali, l’apertura alla curiosità, al dialogo, all’accettazione delle differenze, aprendo alle donne uno spazio politico proprio nel settore produttivo – quello metalmeccanico – dove, paradossalmente, erano meno presenti.
Infine: questo libro è scritto benissimo, è appassionante. Leggetelo!

Libri di Anna Frisone:

Frisone A. Femminismo al lavoro – Come le donne hanno cambiato il sindacato in Italia e in Francia (1968 – 1983). Viella 2020

Frisone A. Quando le lavoratrici si ripresero la cultura. Femminismo sindacale e corsi 150 ore delle donne a Reggio Emilia. Editrice Socialmente 2014

Cereseto G., Frisone A., Varlese L. Non è un gioco da ragazze. Femminismo e sindacato: i Coordinamenti donne FLM. Ediesse 2009

Altri libri che hanno documentato o utilizzato come fonte gli archivi del “Femminismo sindacale” in Italia, o che hanno relazione con questa esperienza:

Debandi P., Pierantoni P. Generazioni di donne. Genova. Archimovi – Archivio dei Movimenti. 2016.

Gaballo G. Nè partito nè marito – I fatti del 7 marzo 1978 e il movimento femminista genovese degli anni Settanta. Edito da Joker e da Associazione per un Archivio dei Movimenti – Genova 2014

Turno M. Dai che mi vesto da puttana! Cultural Representations of Prostitution in Italy, 1955-1990” – Tesi di Dottorato, Leicester 2012

De Ferrari P. (a cura di) Salva con nome – Inventario del Fondo Alessandra Mecozzi. Associazione Piera Zumaglino, Archivo storico del movimento femminista – Torino 2008

Giorda N. (a cura di) Fare la differenza – L’esperienza dell’Intercategoriale donne di Torino
(1975 -1986)”. Ed. Angolo Manzoni 2007

Baraggioli A. Il seminario 150 ore delle donne – Alcune questioni sulla loro condizione Tesi di laurea, conservata presso l’archivio del Coordinamento Donne FLM, Genova, anno accademico 1977/78

Featuring Recent Posts WordPress Widget development by YD