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relazioni politiche, dal quartiere al mondo

Cura, le riflessioni delle donne di Livorno

25 Marzo 2012
di Letizia Paolozzi

Consideriamo la cura come una costellazione fatta di lavoro, sfruttamento, piacere, agio. Un impegno per sé e in rapporto con gli altri. Lo testimoniano i testi qui riportati. Appartengono alle riflessioni di un gruppo di donne dell’associazione Evelina De Magistris che senza più il sostegno dell’amministrazione comunale di Livorno, manda comunque avanti un sito (www.evelinademagistris.it), delle pubblicazioni, presentazioni di libri, pubblici confronti di idee. Un’attività “non vincolata” capace di produrre pratica politica, poggiando sul piacere di stare insieme e grazie alle forti relazioni all’interno del gruppo.

I testi sono il frutto di alcuni incontri e di quel corpo a corpo che tra le donne suscita la cura: una parola ricca ma piena di contraddizioni. Che tiene insieme, funziona da collante ai rapporti famigliari, sociali, politici. Anche se la sua gratuità rischia di tradursi in invisibilità. Per finire deportata in quell’enorme spazio dove scorre solo denaro.

Cura e lavoro, certo, sono ormai inscindibili, ma bisognerebbe combinare diversamente i tempi di lavoro e di vita e avere un lavoro che non chieda totale disponibilità. Aggiungiamo che trasferire la cura nella politica è operazione difficilissima. Gli uomini, spesso, sono convinti, nei loro ragionamenti astratti, che la cura non si fondi sulla materialità dell’esistenza, sulla trama dei rapporti, ma vada usata per salvare la democrazia. Oppure la Costituzione. Invece, dicono le donne dell’associazione livornese, prendersi cura significa per noi raccontare ciò che sta avvenendo in questi giorni, a partire dalla riforma delle pensioni e del lavoro. Smentire le bugie che circondano l’art. 18 nominando la realtà, quella che le donne vedono, non quella offerta dai media.

Ne abbiamo parlato con loro – io e Maria Luisa Boccia – in una bella serata venerdì 23 scorso. Ora il prossimo appuntamento è la riunione aperta del nostro gruppo a Roma, giovedì 29 marzo alle 18, alla Casa internazionale delle donne, nella sala Simonetta Tosi. Un’altra occasione di confronto è fissata il 13 aprile a Reggio Emilia.

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