Merci / Desideri

produrre e consumare tra pubblico e privato

Vite al lavoro. Donne e uomini nella crisi
Convegno a Milano sulle proposte femministe

6 Aprile 2011

L’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra presenta l ‘ 8 aprile a Milano presso la sede della Camera del Lavoro, Corso Porta Vittoria 43, dalle 10,30 alle 17.00 un incontro sul tema “Vite al lavoro. Donne e uomini nella crisi: letture e proposte del femminismo italiano”.
Il convegno si propone di discutere le analisi e proposte sul lavoro, contenute in alcuni testi femministi: Gruppo lavoro della Libreria delle donne di Milano, Immagina che il lavoro (Sottosopra, ottobre 2009, www.libreriadelledonne.it); Aa. Vv. (del Collettivo Donne e politica) L’emancipazione malata. Sguardi femministi sul lavoro che cambia (Ed. Libera Università delle donne di Milano, 2010), Aa. VV. Se 60 ore vi sembran poche (dattiloscritto,dichiarazionelavori.xoom.it, www.ilavoridelledonne.it).
I lavori saranno introdotti da Maria Luisa Boccia e Alberto Leiss e saranno conclusi da una tavola rotonda a cui parteciperanno Maria Grazia Campari, Fulvia Colombini , Maurizio Landini, Giordana Masotto, Marisa Nicchi, Aldo Tortorella. La tavola rotonda sarà coordinata da Piero Di Siena
All’iniziativa interverranno:
Fulvia Bandoli, Donatella Barberis, Pinuccia Barbieri, Maria Benvenuti, Sergio Bologna, Pat Carra, Vanna Chiarabini, Stefano Ciccone, Lia Cigarini, Paolo Ciofi, Lidia Cirillo, Elena Corsi, Titti Di Salvo, Elettra Deiana, Marco Deriu, Roberta Fantozzi, Andrea Fumagalli, Marisa Guarneri, Angela Lamboglia, Giorgio Lunghini, Chiara Martucci, Lea Melandri, Paola Melchiorri, Alessio Miceli, Cristina Morini, Letizia Paolozzi, Gian Paolo Patta, Barbara Pettine, Marina Piazza, Antonella Picchio, Anna Picciolini, Nicoletta Pirotta, Sandro Pollio, Luisa Pogliana, Bianca Pomeranzi, Anna Ponzellini, Rosa Rinaldi, Anna Maria Riviello, Rossana Rossanda, Mario Sai, Bia Sarasini, Michela Spera, Paola Villa, Lorenza Zanuso.

Non è possibile comprendere il lavoro, né quello degli uomini né quello delle donne, se non si mettono al centro dell’analisi e della politica i soggetti, i loro bisogni e desideri, i modi diversi in cui l’organizzazione del lavoro e della società incide nelle loro vite.
Negli ultimi decenni la presenza delle donne nel mercato del lavoro è aumentata anche nel nostro paese, in misura consistente e costante. Questo cambia radicalmente il rapporto tra produzione e riproduzione, apre nuovi conflitti e richiede pratiche e proposte politiche diverse.
Le donne italiane lavorano fuori casa e in casa, per il mercato e per la cura, in modo obbligato e per scelta, retribuito e gratuito. Le loro vite e le loro aspettative non possono essere costrette in alternative secche, in modelli univoci. La crisi economico-sociale e le politiche fin qui adottate hanno acuito il contrasto tra il vissuto soggettivo del lavoro e le condizioni in cui si svolge. C’è una chiara volontà, nel privato e nel pubblico, di ridurre il lavoro a merce e di disporne senza regole.
La proposta dell’Ars nasce dalla convinzione che per superare questo limite sia necessario mettere al centro il discorso femminista.

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