Dopo che il colonnello Gheddafi ha dato lezioni di femminismo a un migliaio di signore e a quattro ministre c’ è da stupirsi che un magnifico rettore apprezzi, nell’Aula Magna di una università chiamata La Sapienza, il fascino delle body-gard libiche? E che, con puntuale spirito berlusconiano, aggiunga “purtroppo c’è qui mia moglie..”? (vedi L’Unità e Corriere della sera, 12 giugno).
D’altra parte il nostro Primo Ministro non ha anche lui, per l’ennesima volta, scherzato sulle donne, prima di denunciare il “complotto eversivo” che lo riguarda? A Santa Margherita Ligure il Presidente ha abbracciato due Presidenti, dei Giovani industriali e di Confindustria, dicendo ai reporter: “Prendete atto, abbraccio due signore che non sono minorenni” (la Repubblica, 13 giugno). C’è da stupirsi poi se, nella sfida bolognese per il Comune, vengano rinfacciati al candidato di centro sinistra le sue relazioni femminili? “Chi di Noemi ferisce, di Cinzia perisce” pare si commenti, e non a sproposito, dal Pdl (Il Riformista, 16 giugno).
Ma il mondo femminile così ossessivamente evocato, non è costituito da vittime inconsapevoli. Anzi, mostra i più imprevedibili e variegati percorsi emancipatori. Da segnalare, a questo proposito, l’intervista con Davide Mengacci, talent scout di Mara Carfagna e Barbara Matera, che racconta come si possa passare da Fornelli d’Italia a importanti ruoli istituzionali (Il Giornale, 16 giugno).
Certo, può sembrare più noioso, ma altrettanto interessante, il successo di Lucia Votano, una signora dalla faccia normale, ultramaggiorenne, chiamata a dirigere i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare. Si tratta del più grande laboratorio sotterraneo del mondo dove si svolgono esperimenti di fisica delle particelle e astrofisica nucleare. Leggiamo su Metro (15 giugno), quotidiano della free press, che Votano è stata scelta tra 22 candidati, gli altri 21 erano maschi.
Ancora più noioso sembrerà rammaricarci del fatto che Rosaria Capacchione, cronista anticamorra de Il Mattino, sotto scorta come Roberto Saviano, ma non altrettanto famosa, non sia stata eletta al Parlamento europeo. Era candidata nelle liste del PD ma, a suo dire, il PD del Sud non l’ha sostenuta (Corriere del mezzogiorno , 8 giugno). “Rosaria è l’unica donna ufficialmente condannata a morte dalla camorra. Spaventosamente uguale nella differenza. Ce ne eravamo accorte? Se ne erano accorte le donne napoletane e le donne italiane?” (Mariella Gramaglia su Leggendaria). Qualcuna se ne deve essere accorta visto che comunque ha ottenuto 73 mila preferenze.