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relazioni politiche, dal quartiere al mondo

Un’altra costituente per l’Europa. Convegno delle Città Vicine il 21 a Roma

17 Febbraio 2016

images-6L’EUROPA DELLE CITTÀ VICINE
21 FEBBRAIO 2016
ROMA, CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, VIA S. FRANCESCO DI SALES N. 1, ORE 9,30-16,30

Le Città Vicine sono un’invenzione politica che a partire dal pensiero della differenza sessuale e con la pratica delle relazioni, dal luglio 2000 mette in dialogo donne e uomini che facendo leva sui propri desideri aprono spazi di libertà e bellezza nelle loro città.

Terzo convegno romano delle Città vicine (i primi due sono stati: Ci prendiamo la Città, 2013, e Il passo avanti d’Autorità, 2014, interventi e atti di entrambi i convegni nei n. 3-4/2013 e 3-4/2014 della rivista “Autogestione e Politica prima” di MAG Verona), si propone di affrontare il tema dell’Europa con uno sguardo attento a tutte quelle pratiche e realtà in lotta nelle città che presentano una natura “costituente” oggi necessaria a una Europa politica, nella convinzione che esista uno spazio possibile di invenzione e creazione di istituzioni nuove all’altezza della sfida del passaggio di civiltà che siamo chiamati a compiere.
Un’apertura esistente è che l’Unione Europea non è uno stato ma un organismo sovranazionale e non può procedere imponendo con la forza armata le decisioni prese a maggioranza ma deve continuare a cercare accordi; malgrado la tendenza a farla somigliare sempre più a un superstato, per le istituzioni attuali dell’Europa lo strumento politico principale può ancora essere la negoziazione. Inoltre, non esistendo una Costituzione europea, le cittadine e i cittadini non hanno sottoscritto nessun patto sociale. Lo spazio, quindi, è ancora aperto e la strada che vediamo è un ampliamento delle relazioni fra città e una pratica politica di prossimità.
Ispiratrice della riflessione, la filosofa Simone Weil che nel ’43, esule a Londra dove lavorava per France Libre in vista della riorganizzazione dell’Europa postbellica, scrisse Una costituente per l’Europa: «Al di sopra delle istituzioni, destinate a tutelare il diritto, le persone, le libertà democratiche, bisogna inventarne altre, destinate a discernere e a eliminare tutto ciò che nella vita contemporanea schiaccia le anime sotto il peso dell’ingiustizia, della menzogna, della bassezza. Bisogna inventarle, perché sono sconosciute, ed è impossibile dubitare che siano indispensabili».

Il convegno non ha struttura accademica ma prevede un lavoro preliminare di scrittura di documenti provenienti dalle donne e dagli uomini dei gruppi delle varie città che verranno fatti circolare nella Rete. Al convegno i documenti saranno messi a confronto in presenza attraverso interventi liberi.
La proposta è di concentrare l’attenzione sui seguenti temi:
• La questione delle migrazioni e delle politiche di accoglienza, le pratiche libere di accoglienza, i controlli e i muri, i respingimenti e le sospensioni dell’area Schengen;
• la militarizzazione crescente dei territori europei e, in seguito agli attentati di Parigi, la restrizione delle libertà, le politiche di sicurezza, le dichiarazioni di guerra;
• il rapporto tra l’Europa del nord e quella mediterranea più esposta alla povertà ma anche più accogliente e umana: esperienze e contraddizioni;
• la crisi economica e le invenzioni per farvi fronte, le politiche della BCE in particolare riguardo alle situazioni dell’Europa mediterranea e di ciò che si è verificato in Grecia;
• l’esacerbazione del modello capitalistico soprattutto per la questione dello sfruttamento delle risorse umane e ambientali, il rapporto con la terra, l’inquinamento;
• l’Europa come spazio ampio da abitare, in cui circolare per trovare lavoro e per studiare, spazio da rileggere e reinterpretare alla luce delle esperienze che si portano avanti nelle diverse città e del pensiero di autrici quali Simone Weil, Maria Zambrano, Vandana Shiva… che offrono strumenti teorici preziosi in un percorso di civiltà europea.
Qui si può leggere il documento di convocazione del convegno. Per far circolare i propri documenti scrivi a: [email protected], [email protected], [email protected]

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