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Picu! Io sono l’eroe. A teatro a Roma

16 Novembre 2012

Dal 20 novembre al 2 dicembre al Teatro Sala Uno di Roma va in scena ‘Picu! Io sono l’eroe‘, spettacolo della compagnia InEstremaRatio interpretato da Arcangelo Iannace, Francesco Spaziani e Michele Bevilacqua.

La pièce racconta di un preciso momento della vita di un uomo; il momento del cambiamento o meglio del tentativo di farlo. Un uomo, incapace di andare oltre la sua camera da letto, cerca di reinventare la propria quotidianità divenuta oramai piatta e asfissiante; per riuscirci, mette in atto una vera e propria trasformazione fisica che lo porterà a vestire i panni di un super-eroe, Picu. Completamente solo affronta se stesso, le proprie paure, la propria incapacità e, rifugiandosi nel costume di un eroe decadente, tenta di costruire un’astronave che lo trasporti in un’altra vita.

I tre attori interagiscono con musica, immagini, suoni e parole, dando vita alla saga teatrale di Picu. Le proiezioni invadono il teatro, l’arte si fonde con l’arte: Chagall e alcuni dei suoi dipinti inerenti il tema del sogno aiuteranno Picu nella sua evasione.

Per saperne di più vai al sito: www.picueroe.it

CHE COS’E PICU

Picu io sono un eroe, anzi io sono l’eroe, sono l’eroe perche resisto. Picu è la storia di una solitudine, picu è la storia della solitudine. Di tante solitudini. Picu è la storia di un viaggio e di una ricerca ossessiva di qualcosa di piu grande di un urgenza alla quale non si puo rinunciare. Picu è un uomo. Un uomo ordinario.  Che inventa un gioco.  Un gioco di bambino.
Un gioco per non morire. Un gioco che inventa per rompere gli argini della sua camera da letto. Nella disperata voglia di andare oltre la vita di tutti i giorni. Picu è il segnale che da il via alla chiamata, alla trasformazione, verso qualcosa di diverso, qualcosa di migliore, ma non ne siamo sicuri.
Picu e’ una parola che da il via ad un viaggio senza ritorno, chi lo compie é colui che chiude il ciclo. Colui che torna vincitore. Colui che compie il viaggio liberatore. Colui che resiste.
È un continuo affondare senza affondare. All’infinito. È un attacco alla speranza. Alla salvezza. Tutto come in un sogno. Potrebbe essere una fiaba, ma non lo è.

PICU E’ UN PRODOTTO

 Arcangelo Iannace, Michele Bevilacqua, Francesco Spaziani, sono  tre attori tre registi e tre autori. I loro percorsi professionali si intrecciano più volte negli ultimi anni fino a decidere di formare una piccola factory di idee, esperimenti e progetti artistici che prende il nome di InEstremaRatio. (“ultima possibile linea d’azione”).
Nasce nella primavera 2011 per dare un’identità condivisa alle loro singole esperienze.
Scrivere recitare e raccontare, attraverso il gioco  il  dolore  il  paradosso.

 

 

A COSA SERVE PICU

picu serve a rafforzare gli stati d’ansia generalizzata (gad), i dolori e i vuoti   esistenziali.
Favorisce bruciore, pulsazioni, dolori folgoranti, dolori lancinanti, dolori acuti e crampiformi, sofferenza, formicolio, intorpidimento, dolori pungenti.  Può avere un impatto sull’ attività fisica e sociale e sulla qualità della vita complessiva.

SINTOMI

– Inadeguatezza: insufficienza o sproporzione rispetto agli scopi e alle esigenze richieste.
– Disturbo d’ansia generalizzata (gad): L’ansia sembra avere varie componenti di cui una cognitiva, una somatica, una emotiva, una comportamentale.
– La componente cognitiva comporta aspettative di un pericolo diffuso e incerto.
– Dal punto di vista somatico (o fisiologico), il corpo prepara l’organismo ad affrontare la minaccia (una reazione d’emergenza): la pressione del sangue e la frequenza cardiaca aumentano, la sudorazione aumenta, il flusso sanguigno verso i più importanti gruppi muscolari aumenta e le funzioni del sistema immunitario e quello digestivo diminuiscono. Esternamente i segni somatici dell’ansia possono includere pallore della pelle, sudore, tremore e dilatazione pupillare.
– Dal punto di vista emotivo, l’ansia causa un senso di terrore o panico, nausea e brividi.
– Dal punto di vista comportamentale, si possono presentare sia comportamenti volontari che involontari, diretti alla fuga o all’evitare la fonte dell’ansia. Questi comportamenti sono frequenti e spesso non-adattivi, dal momento che sono i più estremi nei disturbi d’ansia. In ogni caso l’ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è un’emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità, ed è una funzione importante in relazione alla sopravvivenza.

 

 

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