Su L’Espresso Barbara Faggioli è nel “catalogo” delle “olgettine”, insieme ad altre nove foto ammiccanti. Su Panorama si racconta la brutalità della perquisizione da lei subita, con foto decisamente casta. Castissima, una volta tanto, è anche la copertina di Panorama: il volto e i capelli troppo rossi di Ilda Bocassini. Titolo: Il vizietto.
La copertina dell’Espresso è invece un fotomontaggio, per la verità casto anch’esso. Un salone popolato da una dozzina di belle ragazze e da lui, il Presidente, unico maschio, sorridente e sdraiato su una poltrona rosa con Ruby accanto. Arcore by night è il titolo.
Così la guerra dei settimanali politici che ben riassume le tesi contrapposte delle due Italie: scandalo per gli uni è solo l’indagine della Procura milanese, scandalo per gli altri sono le notti di Arcore. Scontro che continua ossessivamente sui quotidiani, corredato da immagini nelle edizioni on line.
Sul sito de Il Giornale puoi trovare l’inventario fotografico delle ragazze che difendono il premier: sguardi intensi, bocche sorridenti, Ruby con la lacrima. Su quello dell’Unità brani dell’intervista di Alfonso Signorini a Ruby, con sottotitoli redazionali decisamente osceni.
Perverso ribaltamento: l’informazione di sinistra sceglie immagini in cui le ragazze appaiano inequivocabilmente puttane, quella di destra le mostra santarelline. Le donne sono al centro, in ogni caso. Tanto che a qualcuna è venuto un dubbio: “Non sarà che, ancora una volta, le donne vengono usate per una lotta tra uomini?” si chiede Anita Sonego su Liberazione (21 gennaio).
Uomini? “Machi”, piuttosto. Da destra, per irridere il moralismo di sinistra, si ricorre agli stereotipi virilisti più biechi. Come fa Paolo Granzotto, sempre su Il Giornale (24 gennaio): vuoi vedere che sono omosessuali i cronisti di sinistra? Vuoi vedere che sono abituati a rapportarsi con donne “irsutissime”? Poi ci sono le vere donne: a sinistra si esaltano le donne “normali” contro le “mignotte” (vedi Lucrezia Lante all’Infedele di Gad Lerner), a destra si sostiene che non c’è mai stata una mignotta ad Arcore.
Penoso. Così succede, scrivono su Il Riformista Franca Chiaromonte e Letizia Paolozzi, “che le ragazze di Arcore siano usate per mandare via l’attuale Presidente del Consiglio”. Giusto obiettivo –aggiungono- “ma che dovrebbe trovare altre gambe da quelle delle diciottenni per realizzarsi” (25 gennaio). Le diciottenni intanto, quelle perbene e quelle permale, sono tutte obbligate ad assistere a questo straordinario stage di educazione sessuale.