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Vescovi prudenti, suore coraggiose

30 Ottobre 2008
Pubblicato su "Europa" il 29 ottobre 2008
di Franca Fossati

Nel 1988 c’erano in Italia 121.183 suore, nel 2001 erano 40 mila di meno. Il prossimo censimento, in preparazione, registrerà un calo ancora più marcato. Questa la previsione delle congregazioni. Jenner Meletti su Repubblica (24 ottobre) dipinge la situazione dell’Emilia Romagna che conferma il dato nazionale. Solo a Bologna le suore sono diventate la metà di quelle che c’erano nel 1988. La contrazione ha reso più difficile la gestione di scuole, asili, istituti di assistenza, pensionati.
Su Missiononline.org è allarme. Le vocazioni missionarie in Italia, uomini e donne, si sono dimezzate in un quarto di secolo. Suor Dorina Tadiello, Vicaria generale delle Comboniane, sottolinea però che “le congregazioni stanno cambiando fisionomia e al calo italiano corrisponde un aumento di sorelle di altre regioni”, il che “è certamente un segno molto forte e profetico, visto che spesso si percepisce la paura del diverso”.
C’è un nesso tra questi dati e la ritrosia della Chiesa nel riconoscere ruolo alle donne?
Al Sinodo dei vescovi appena concluso erano presenti 25 donne: 6 “esperte” (per lo più docenti di Sacre Scritture) e 19 “uditrici” (in maggioranza superiori di ordini religiosi). E’ stata la partecipazione femminile più alta di tutta la storia del Sinodo (testimoni.org). 25 donne su 253 vescovi e 41 esperti. Nel giorno di Santa Teresa D’Avila (15 ottobre), organizzazioni cattoliche di tutto il mondo avevano pubblicamente chiesto ai padri sinodali “di riconoscere che la Bibbia stessa domanda una piena ed eguale partecipazione delle donne alla vita della Chiesa” (noisiamochiesa.org).
A conclusione del Sinodo una delle 55 “proposizioni” approvate e consegnate al Papa come “consigli” chiede il “lettorato” per le donne, un ministero non consacrato, cioè, per le donne che leggono le Scritture durante le celebrazioni liturgiche. “Svolta rosa” titola enfatico il Corriere della sera (26 ottobre); “un’apertura non epocale” commentano più sobrie le suore comboniane (combonifem.it).
Infatti, come scrive Luigi Accattoli sullo stesso Corriere, il fatto che si discuta se riconoscere questo ruolo, visto che le donne già leggono i testi biblici durante le funzioni, “sta a dire quanto sia prudente la Chiesa di fronte a qualsiasi riforma”.
Poca prudenza ma molto coraggio ha avuto invece Suor Meena Barwa, indiana di 29 anni, che ha denunciato davanti alla tv di essere stata violentata da estremisti indù senza che la polizia del suo Stato, l’Orissa, presente all’aggressione, facesse nulla per impedire lo scempio (Corriere della sera, 25 ottobre; Il Giornale, 27 ottobre).

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