Rosa / Nero

uomini e donne nella cronaca di tutti i giorni

Effetti collaterali del Family Day

2 Giugno 2007
Questa rubrica è uscita su "Europa" del 30 maggio 2007
di Franca Fossati

A convincerla, all’ultimo momento, a non partecipare al Family day è stata una lettera via internet. Quella mail amareggiata ricordava che, secondo uno studio dell’Oms, metà dei suicidi adolescenziali sono dovuti allo scoprirsi gay.
E’ Antonella Ruggiero, la cantante che si è ritirata dall’happening di piazza San Giovanni, che lo racconta in una lettera a Famiglia Cristiana. “Essere credente e avere rispetto e fiducia nella famiglia –spiega- non esclude, anzi implica, estendere i diritti a chi ancora non è tutelato..”. Sincera o meno, la cantante cerca dialogo. Il settimanale cattolico affida la risposta a Domenico Delle Foglie, coordinatore generale del Family day. La replica è gelida, burocratica. “Il comportamento dell’artista è stato alquanto offensivo” e “lo schiaffo dato a tante persone non può essere cancellato con una lettera “stonata”” che, tra l’altro, non mostra “ravvedimento”.
Non pare ravveduto nemmeno il sociologo Marzio Barbagli. Intervistato sul Manifesto (27 maggio) rivendica la scelta di disertare la Conferenza governativa sulla famiglia promossa da Rosy Bindi. E sì che ne avrebbe avute di cose da raccontare, da quel che si intuisce dall’intervista. Ad esempio come è cambiato il rapporto tra divorzi e classi sociali di appartenenza. Infatti oggi si divorzia di più nei ceti meno abbienti, dove è più basso il tasso di attività femminile. Ne conseguono disastri economici per le donne separate e divorziate. Qualche briciola del tesoretto arriverà anche a loro?
Anche di questo si parlerà all’ “Assemblea delle assemblee” che si terrà a Bologna il 9 giugno presso il Centro di documentazione delle donne (www.usciamodalsilenzio.org).
Sempre a Bologna, il 9 giugno, ci sarà un incontro nazionale di uomini “per costruire relazioni di libertà” (www.maschileplurale.it). Arcilesbica promuove a sua volta un convegno. A Roma, dall’1 al 3 giugno, sui movimenti lesbici italiani (“la storia che non c’era”, www.casainternazionaledelledonne.org).
Come si vede le iniziative che riguardano il vivere insieme, ovvero le tante declinazioni della famiglia, proliferano. Effetto (o, per altri, danno) collaterale del Family day.
In Cina, nella provincia del Guangxi, racconta Fabio Cavalera (Corriere della sera, 23 maggio), c’è stato un family day particolare. Con morti e feriti. Villaggi in rivolta contro le tasse imposte ai contadini che hanno aggirato i divieti sul figlio unico. Infatti i figli concessi nelle campagne sono due. Ma solo se il primo è femmina.

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