La storia che non c’era. Una tre giorni, dall’1 al 3 giugno, alla Casa Internazionale della Donna di Roma, organizzata da Arcilesbica, un convegno studio sulla storia dei movimenti lesbici italiani. La storia che non c’era è la storia di trent’anni di impegno politico, attraverso il rapporto con il movimento femminista, con il movimento omosessuale, con la nascita delle prime organizzazioni indipendenti, il lesbismo separatista, con il fiorire di riviste e luoghi di aggregazione. Una storia di identità, queer, orgoglio, separatismo, diritti, utopie, integrazione, visibilità, teorie, conflitti, amori imprevisti.
Esperienze straordinarie di autonomia da consegnare alla memoria collettiva e al movimento di oggi.
Negli anni Settanta, mentre il femminismo irrompe e apre la strada ai nuovi valori di liberazione della sessualità, di autonomia delle scelte, anche il movimento omosessuale entra in scena. Le lesbiche iniziamo ad occupare spazi nell’una e nell’altra parte, per farsi in seguito soggetti autonomi, con i collettivi dai nomi eloquenti, come le “Brigate Saffo”, “Le Nemesiache” o “Le Papesse”. Dagli anni Novanta il movimento gay e lesbico dilaga nelle piazze, nei cortei pacifisti e antifascisti, nei Pride, e nelle manifestazioni per i diritti civili.
La memoria come percorso storico e politico condiviso che dia il segno alle battaglie di oggi, per la conquista e l’affermazione a livello sociale e giuridico di quei diritti che dagli anni Settanta sono ancora da rivendicare.
Il riconoscimento delle unioni omosessuali e l’accesso ai diritti conseguenti, la possibilità di scelta per tutte le donne di una maternità indipendente, le norme di tutela dalle discriminazioni e dai reati d’odio.
Tutto questo confluirà a piazza San Giovanni il 16 giugno con la giornata del Pride, dell’orgoglio. Parità – Dignità – Laicità sono le parole d’ordine. Oggi i valori di cui è portatore il movimento Lesbico Gay Bisessuale e Transgender, sono centrali per il progresso sociale del nostro paese. Questo progresso che oggi è rallentato dalla controriforma messa in opera dalla Chiesa, nella nuova edizione di collaborazione con un movimento di piazza, e dall’attacco diretto agli omosessuali.
Un convegno per raccontare la nostra storia, e per ripercorrere un cammino fatto di grandi battaglie, ma anche di diffuse e vitali esperienze, per scrivere ancora insieme la storia delle donne, delle conquiste sociali, del riscatto e della emancipazione dei differenti vissuti, identità ed orientamenti sessuali.