Sarà l’anno delle madri il 2010? Monica Bellucci, Heather Parisi , Julia Roberts sono di nuovo incinte e felici di esserlo, anche se hanno abbondantemente passato i quarant’anni (Il Giornale, 27 dicembre). Laure Manaudou (22 anni), campionessa di nuoto francese ha lasciato precocemente l’agonismo perché aspetta un bambino. Ma alle donne soldato americane di stanza in Iraq è assolutamente vietato restare incinte, pena la perdita di ogni incarico (Il Manifesto, 22 dicembre). Alberto Leiss segnala la notizia ai tanti del “partito della vita” e della guerra (donnealtri.it). Va segnalata anche a chi, evocando l’ uguaglianza, dimentica la differenza.
Torneranno le pin- up? Le donne fatali che giocano con la seduzione e con il desiderio maschile “senza mai sottomettersi del tutto”? Ne è convinto Anais Ginori (Repubblica, 28 dicembre), dopo un giro nei locali parigini e nei cabaret di moda. Boa di struzzo, giarrettiere: è il “new-burlesque”, il modello anti-veline, dove non conta essere alte o basse, magre o cicciotelle, conta la sensualità (o almeno così sostiene Alessandro Casella del Micca Club di Roma).
Attrici, veline, escort: il 2009 è appartenuto a loro, anzi alle loro tette e ai loro sederi. Ce lo ri-racconta Antonella Boralevi su Donna Moderna. La previsione è che anche il nuovo anno sarà contrassegnato da “ventenni, trentenni, ma anche cinquantenni e sessantenni che, invece di farsi sfruttare, si usano in proprio”. Questa è la rivoluzione del decennio (secondo Boralevi): le donne usano “il proprio patrimonio fisico allo stesso modo in cui si usano il pc, la macchina, il telefonino e anche la competenza professionale”. Tutt’altra rivoluzione vorrebbero Emma Fattorini e Liliana Cavani: un Sinodo sulla donna che dia seguito alla Mulieris dignitatem di Giovanni Paolo II. Sarebbe ora, “visto che le diverse componenti che animano la Chiesa, divise su tanti aspetti, hanno però in comune uno stupefacente silenzio sulla donna” (Il Sole 24 ore, 27 dicembre; Il Foglio, 29 dicembre).
No, fermi tutti! Il 2010 sarà l’anno dell’amore. Parola di Berlusconi, secondo Alessandro Robecchi (Il Manifesto, 28 dicembre). La politica “è amore, è passione” dice subito Mara Carfagna. E si augura che dalle donne (compresa Rosi Bindi) nasca l’ apertura al dialogo sulle riforme, finora mal gestito dai maschi (Repubblica, 28 dicembre). Diffida dell’amore in politica Lucia Annunziata perché, scrive, “ha lo stesso potere divisivo, frazionante, assolutista” dell’odio. Molto meglio una “democrazia raffreddata” (La Stampa, 28 dicembre).